MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata)
La M.O.C. (Mineralometria Ossea Computerizzata) è un esame diagnostico fondamentale per valutare la densità minerale delle ossa e viene effettuato presso la Casa di Salute Santa Lucia del gruppo NefroCenter. Questo esame è considerato il metodo di riferimento per identificare precocemente condizioni come osteopenia e osteoporosi. Queste malattie, che comportano una perdita di massa ossea, colpiscono soprattutto le donne dopo la menopausa, ma possono interessare anche gli uomini, i giovani e chiunque stia seguendo trattamenti farmacologici specifici o soffra di disturbi metabolici ed endocrini.
Alla Casa di Salute Santa Lucia, la M.O.C. viene eseguita con la tecnologia DEXA (Dual-Energy X-ray Absorptiometry), attualmente ritenuta la più precisa e affidabile per misurare la densità ossea. Grazie a questo strumento all’avanguardia, è possibile ottenere risultati accurati in tempi brevi, assicurando al paziente un’esperienza sicura, confortevole e di grande valore clinico.
A cosa serve la M.O.C.
La M.O.C. è un test non invasivo e completamente indolore, che richiede solo pochi minuti per essere eseguito. Nella maggior parte dei casi, l’intero esame dura circa 10 minuti, durante i quali il paziente rimane sdraiato e immobile su un lettino, mentre lo strumento misura i valori della densità ossea. Ha principalmente il compito di:
- Misurare la densità ossea in aree particolarmente vulnerabili a fratture, come il femore, la colonna vertebrale e il polso.
- Rilevare precocemente segni di demineralizzazione ossea, anche nelle fasi iniziali.
- Valutare il rischio di fratture, sia per i pazienti già fragili che in un contesto preventivo.
- Monitorare nel tempo l’evoluzione della malattia, specialmente nei pazienti già in trattamento.
- Guidare le scelte terapeutiche, supportando i medici nell’impostare trattamenti mirati per rinforzare le ossa.
Quando è indicata la M.O.C.
L’esame è particolarmente raccomandato se ci sono alcuni fattori di rischio, tra cui:
- Donne in post-menopausa, specialmente quelle sopra i 65 anni, o anche più giovani se hanno avuto una menopausa precoce.
- Fratture da fragilità ossea, in particolare al polso, all’anca o alla colonna vertebrale.
- Uomini sopra i 70 anni o più giovani con specifici fattori di rischio.
- Carenze nutrizionali, in particolare di calcio e vitamina D.
- Stile di vita sedentario o scarsa esposizione alla luce solare.
- Fumo di sigaretta, consumo eccessivo di alcol o caffeina.
- Terapie prolungate con corticosteroidi, che possono portare a demineralizzazione.
- Malattie croniche come ipertiroidismo, celiachia, diabete, patologie renali, reumatologiche o gastrointestinali.
- Disturbi alimentari come anoressia e bulimia, che possono compromettere l’equilibrio del metabolismo osseo.
In tutte queste situazioni, sottoporsi a una M.O.C. permette di rilevare tempestivamente eventuali segni di osteopenia (una riduzione moderata della densità ossea) o osteoporosi (una riduzione significativa), consentendo di intervenire prima che si presentino complicazioni gravi.
L’esame più indicato per osteoporosi e osteopenia
L’osteoporosi è una malattia cronica che porta a una graduale perdita di massa ossea e a un deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo. Questo comporta un aumento della fragilità delle ossa e un maggior rischio di fratture. Spesso viene chiamata “malattia silenziosa” perché non presenta sintomi fino a quando non si verifica una frattura.
L’osteopenia, invece, è una condizione che si colloca tra un osso sano e l’osteoporosi conclamata. Chi ha osteopenia ha un rischio di frattura superiore alla norma, ma è ancora contenuto. Tuttavia, se non si interviene con trattamenti o cambiamenti nello stile di vita, l’osteopenia può progredire verso l’osteoporosi.
La M.O.C. è uno strumento utile per misurare questi due stati attraverso il T-score, un valore che confronta la densità ossea del paziente con quella di un adulto sano nel pieno della sua massa ossea:
- T-score tra +1 e -1: osso normale.
- T-score tra -1 e -2.5: osteopenia.
- T-score inferiore a -2.5: osteoporosi.
Come si svolge l’esame
L’esame M.O.C. con tecnologia DEXA si svolge in un ambiente tranquillo e controllato. Il paziente si sdraia su un lettino, senza dover togliere completamente i vestiti, ma è necessario rimuovere eventuali oggetti metallici come cinture, bottoni e gioielli. Lo strumento scannerizza lentamente l’area da esaminare, che può essere la colonna, l’anca o il polso, emettendo una bassa dose di raggi X, inferiore a quella di una radiografia standard. L’intero procedimento è completamente indolore e non causa alcun fastidio. Non è richiesta alcuna preparazione particolare, né digiuno, e al termine dell’esame si può tornare subito alle proprie attività quotidiane.
Prevenzione: la prima arma contro l’osteoporosi
Effettuare regolarmente la M.O.C. è un gesto fondamentale per la prevenzione, soprattutto in età avanzata o in presenza di fattori di rischio. La diagnosi precoce consente di intervenire tempestivamente, adottando misure che includono:
- Terapie farmacologiche specifiche come bifosfonati, denosumab e teriparatide.
- Integrazione di calcio e vitamina D.
- Attività fisica regolare, in particolare esercizi a carico controllato come camminate e ginnastica dolce.
- Un’alimentazione equilibrata e ricca di nutrienti per le ossa.
- Riduzione del fumo e dell’alcol.